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Storytelling per le piccole imprese: 5 consigli per imparare ad usarlo oggi

Iniziamo chiarendo cosa intendo per Storytelling: è un modo per convincere clienti e potenziali clienti che il vostro prodotto (e la vostra azienda) è migliore di quello dei concorrenti attraverso il racconto coinvolgente in forma narrativa di ciò che fate. Inoltre è uno strumento perfetto per la fidelizzazione del cliente. Vediamo insieme, in 5 semplici passi, come impostare un buon racconto in modo che possiate iniziare ad usarlo per la vostra causa appena finito di leggere l’articolo.

  • Scrivete: prendete carta e penna e buttate giù di getto (quindi senza pensarci tanto) in 10 righe la storia della vostra azienda. Quasi sicuramente sarà anonima e pallosa ma non preoccupatevi, è il punto di partenza. La sfida sarà rendere coinvolgenti queste 10 righe (che è lo scopo finale dello storytelling).
  • Fatevi (e fate) le domande esistenziali: Chi sono io? cosa ci faccio a questo mondo? In cosa gli altri sono più bravi di me? Cosa caratterizza la mia azienda? I miei clienti sanno davvero cosa faccio? A volte tendiamo a dare per scontate alcune parti della nostra attività, non accorgendoci che per il resto del mondo sono sconosciute e inesistenti. Per scoprirlo potreste chiedere proprio ai vostri clienti di raccontarvi che cosa fate secondo loro. Le risposte potrebbero stupirvi e rivelare un potenziale comunicativo inespresso solo perchè non ci avete mai prestato la dovuta attenzione.
  • Assegnate i personaggi: In ogni storia che si rispetti deve esserci almeno un eroe protagonista che supera delle prove per sconfiggere un nemico. Il protagonista potrebbe essere il cliente (o la vostra azienda) mentre il nemico potrebbe essere il bisogno che soddisfate o il problema che risolvete (ad esempio la sete per un’azienda produttrice di bevande, o il male ai piedi per un’azienda di scarpe, o ancora il cattivo gusto estetico per un negozio di abbigliamento). P.s. Mano a mano che prendete confidenza con la storia potete assegnare anche altri personaggi (alleati, mentori, ecc..)
  • Create lo straordinario: Ora avete tutto quello che serve per una buona storia, va creato però l’ambiente straordinario attorno, e quindi partendo dalla base del punto 1 (che rappresenta la realtà oggettiva) aggiungerci un tocco di magia, che permette sia di rimanere con i piedi per terra che di spiccare il volo. Colorate la vostra storia. Usate lo stile di linguaggio che più si avvicina al carattere della vostra azienda (ad esempio stile militare, diretto e motivante, o lo stile medico, lento e informativo, ecc). A questo punto è essenziale confrontarsi con qualcun’altro, raccontargli la storia che state ideando per capire se questa è davvero coinvolgente. Se riuscite a rapire l’attenzione dell’altro siete a cavallo.
  • Credeteci: punto fondamentale!! Perchè una storia ottenga la giusta attenzione è essenziale che siate voi (e i vostri dipendenti) i primi a crederci. Quindi prima di raccontarla ai vostri clienti fate vostra la storia e fate in modo che sia accolta da tutti internamente.

Ricordatevi che la vostra storia deve essere presente in tutte le attività dell’impresa, quindi l’ambiente di lavoro e i vostri prodotti devono narrare le stesse cose che voi narrate oralmente o nel vostro sito web. In poche parole la comunicazione deve essere integrata.

Un’esempio pratico? Cima 12, micro startup nel settore calzaturiero, per la quale ho seguito personalmente lo storytelling. L’imprenditore in questo caso mi ha spiegato la sua visione e la narrazione è stata costruita di conseguenza: Il protagonista in questo caso è il cliente che, in un settore nel quale regna la disinformazione, grazie al supporto di Cima 12 (alleato del cliente), può superare le avversita (la disinformazione) e capire quanto sia importante una scarpa costruita bene.

Ricapitolando: Partite da una base scritta, capite dove puntare, create una storia strutturata, aggiungete enfasi al racconto e infine credeteci.

Ed ora.. siete pronti ad iniziare?

 
 
AUTORE

Marco Papa

Se devo riassumermi in 4 parole, queste sarebbero: sognatore, preciso, diplomatico e free thinker. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, appena conclusa la laurea in Marketing e Comunicazione nel 2012 ho deciso di vivere e lavorare a Singapore, a circa 14000 Km dalla mia città natale, Asolo. Appassionato di musica anni ’80 e di Star Wars, adoro allenarmi in palestra, fare Longboarding e Dragon Boat. Rileggete due volte l’ultima parola, non vorrei fraintendeste.
 
 

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