Il video è il futuro del content marketing? Secondo una ricerca condotta da Cisco, sembra proprio di sì. Per l’istituto di ricerca il traffico video su Internet generato dagli users rappresenterà l’80 per cento di tutto il traffico Internet dei consumatori nel 2019, rispetto al 64 per cento del 2014.
Il video on-line sta rapidamente diventando un mezzo fondamentale per le persone per soddisfare i propri bisogni di informazione e di intrattenimento, quindi è un elemento importante che le piccole imprese devono integrare nelle loro strategie di internet marketing.
Anche Nielsen sostiene che il 64% dei marketers si aspetta che il video dominerà le loro strategie in un prossimo futuro. Non è difficile capire perché. YouTube riceve più di un miliardo di visitatori unici ogni mese – che è più di qualsiasi altro canale, oltre a Facebook – e nel 2014 circa 6 adulti su 10 hanno postato un video su Youtube (Pew Research Center report). In generale, il 72% degli users utilizza siti di video-sharing come YouTube o Vimeo – trend più che duplicato tra il 2006 e il 2013.
Quando si parla di potenziale, la portata del video è impareggiabile; il video è coinvolgente e, in un’epoca di sovraccarico di informazioni da parte dei consumatori, è di vitale importanza per le piccole imprese offrire contenuti facili da digerire. Ma è davvero possibile per le piccole imprese impiegare i video? Assolutamente sì. I costi di produzione sono diminuiti in modo significativo negli ultimi anni e non bisogna più essere un mago dei computer per capire come usarlo.
Anche Twitter ha condotto una ricerca, da cui è emerso che il video è un mezzo potente per condividere storie, evocare emozioni e, cosa ancora più importante, i suoi utenti amano guardare, scoprire e interagire con i video, in particolare da mobile.
Allora non deve sorprendere l’importanza che applicazioni come Vine, Meerkat e Periscope stanno sempre più assumendo. Vine, ad esempio, dà la possibilità agli users di condividere e vedere brevi video clips e che grazie ai suoi filmati di massimo sei secondi di durata ha notevolmente aumentato la possibilità di accedere ai video per le imprese con un budget limitato. Meerkat e Periscope sono delle app di video live streaming: Meerkat è stata lanciata nel marzo del 2015 e ha avuto immediatamente un grande successo (oggi conta oltre 300mila utenti) soprattutto in seguito al suo utilizzo in occasione del South by Southwest Festival di Austin. Periscope, diretto competitor di Meerkat e acquistato da Twitter, sempre nel marzo 2015, permette di condividere quello che state vedendo e facendo in tempo reale. Diverse sono le declinazioni di utilizzo per aziende operanti nei più disparati settori che vogliono raccontare eventi e notizie in tempo reale con contenuto video da condividere in modo efficace con i propri followers.
Il video è un grande mezzo per attrarre le persone, raccontando una storia: permette di abbassare le resistenze del pubblico e può offrire al proprio business diversi benefici nel medio-lungo periodo; è stato infatti dimostrato che incorporare il video marketing all’interno della propria strategia di marketing porta a engagement rate, click-through rate e conversion rate più elevati.
Allora cosa bisogna tenere a mente per creare un video?
- Raccontare una storia: gli esseri umani sono predisposti per “consumare” storie. Riproducendo gli elementi di narrativa (introduzione, conflitto, culmine e risoluzione), si è già un passo più vicino verso l’immedesimazione dell’audience con la storia;
- Suscitare emozioni: parlare di qualcosa che veramente interessa il proprio target e fargli vivere le cosiddette “montagne russe emozionali”, alternando moment tristi a momenti di umorismo, perché è una fotografia della vita reale (fatta di alti e bassi);
- Sorprendere l’audience: perché alla gente piace essere sorpresa? In un mondo dove vediamo migliaia di annunci al giorno, la gente è stanca di vedere sempre le stesse cose più e più volte. Una sorpresa è un rinfrescante cambiamento di ritmo rispetto ai contenuti monotono. Introducete quindi elementi di “trigger”, ossia degli stimoli che spingano le persone a pensare al vostro prodotto o campagna;
- Pensare in modo pratico: prima di creare il video bisogna identificare un problema che i vostri clienti stanno avendo, e quindi fornire informazioni su come si può risolvere il problema. Le persone sono più propense a condividere informazioni, in modo che possano aiutare i loro amici e famigliari;
- Incoraggiare la condivisione: non bisogna trascurare i social media e la promozione del video su più canali, quindi sì ai pulsanti di condivisione: infatti oggigiorno se si desidera realizzare pienamente il potenziale del video, è necessario rendere più facile agli utenti trovarlo e condividerlo. Non bisogna poi dimenticare il mobile: guardare video attraverso smartphone e tablet sta diventando un mainstream trend!