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Non solo selezione: l’importanza della Content Curation

content curation
Content Curation via Shutterstock

La content curation così come la intendono i più consiste nella selezione delle notizie ritenute rilevanti per la propria audience da un varietà di fonti e nella condivisione delle stesse sui propri canali ritenuti strategicamente idonei.

Facile a dirsi. A farsi non molto.

Il motivo? Il cosiddetto sovraccarico cognitivo, più noto come information overloading. Troppe informazioni, troppi contenuti per scegliere su cosa focalizzare la propria attenzione.

L’attività di content curation quindi oltre a diventare sempre più complicata diventa sempre più urgente e necessaria.

Ma come fare in modo che non sia una mera aggregazione o selezione di notizie? Come fare per renderla interessante agli occhi dei lettori?

  1. Approccio Personalizzato

Nel proporre contenuti di altri si dovrebbe cercare sempre di metterci un tocco personale, un valore aggiunto. Se si sceglie una determinata notizia, arricchirla con ulteriori spunti per favorire dialogo e interazione consente di andare oltre una mera duplicazione di contenuti e di dare valore a ciò che si condivide. L’importante, nel caso dei brand, è essere coerenti con il tone of voice utilizzato sui canali.

  1. Costruire Valore

Nella scelta dei contenuti si dovrebbero mettere al primo posto le esigenze e gli interessi degli utenti in target. Di quali informazioni hanno bisogno? Cosa può interessare loro? Come possiamo aiutarli?

Provare a risolvere i dubbi e le domande dei clienti o potenziali tali attraverso la content curation può rappresentare un’ottima opportunità per i brand per costruire delle vere e proprie relazioni. Se poi si riesce a farlo prima che lo facciano altri si costruiscono relazioni basate sull’autorevolezza e sulla fiducia.

  1. Oltre la pubblicità

Aiutare il cliente, rendersi utile costruendo valore sono tutte attività che vanno oltre la promozione. Vanno nella direzione di una relazione duratura con gli utenti, basata sulla fiducia e stima reciproca.

La content curation quindi non è solo selezione e aggregazione, è molto di più. E’ un’attività che va gestita tenendo sempre bene a mente esigenze e interessi del proprio target. Va fatta nella consapevolezza dei tanti, troppi contenuti a cui gli utenti sono esposti ogni giorno e dell’importanza che i propri contenuti offrano qualcosa di diverso, costruiscano valore.

Non importa tanto il tool utilizzato, ne esistono centinaia gratuiti e non, l’importante è che l’approccio sia umano e umanizzante.

 
 
AUTORE

Cristina Ielo

Specializzata in Social Media e Content Marketing, si occupa di Marketing dal 2011, si occupa di marketing e advertising per un gruppo bancario, in particolare di community management, content marketing e reportistica. Sempre connessa, curiosa e appassionata, segue e studia i continui sviluppi del Digital Marketing. Collabora come autrice con alcuni blog di settore. Techno addicted e sempre alla ricerca di applicazioni innovative da testare ai fini di marketing. Si nutre di libri, musica e immagini.
 
 

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