Parliamo ogni giorno di big data e grandi tecnologie, ma guidiamo ancora automobili che il più delle volte, oltre a distruggere l’ambiente (con un sospetto di essere vittima di una lobby che ogni essere umano in grado di ragionare porta nel cuore), palesano inefficienza a causa di quei tre posti su 4 inutilizzati, o di quelle curiose situazioni per cui una persona che abita nella città A si reca a lavorare nella città B incrociando qualcuno che, con le stesse competenze, percorre la strada contraria. C’è davvero ancora tanto da ottimizzare. Car sharing, passaggi condivisi e noleggi stanno facendo molto, ma sembra esserci spazio per una terra di mezzo in cui rimanere proprietari della propria intimità e, al tempo stesso, eliminare i costi di possesso e gestione di un’automobile. Ci prova la città di Helsinki.
La soluzione proposta è un’applicazione che permetterà di intercettare il primo mezzo disponibile, un bus, una bici, un taxi in maniera agile e veloce. L’usabilità sarà centrale per questo progetto, un click ed una tariffa unica mensile, ma anche la possibilità di pagare a kilometri. L’idea è molto semplice, si tratta di mettere in concorrenza diversi operatori privati che potranno offrire il servizio, mentre la municipalità manterrà i bus e i treni. Il gap da colmare è quello relativo ai tragitti per cui una persona non può fare a meno di un’auto e per cui un taxi si rivela troppo costoso, la città ha già lanciato un servizio di “mini bus on demand” più costoso di un autobus ma più economico di un taxi, si tratta di kutsuplus.
Helsinki potrebbe seriamente diventare la prima città in cui possedere un’automobile non ha più senso. Una bella sfida anche per chi intravede nella fusione tra tecnologia e “grandi sfide” una possibile ragione di investimento dei propri sforzi intellettuali, già a fine anno un pilota sarà disponibile in città. Un progetto da tenere d’occhio.