Abbiamo parlato spesso di corporate blogging, ma oggi vogliamo cercare di andare ancor più nello specifico, cercando di capire cosa il blog significhi per una funzione delicata, fondamentale e molto discussa delle organizzazioni: le Relazioni Pubbliche. Per chi non lo sapesse, il ruolo delle Relazioni Pubbliche è quello di attivare un dialogo con i pubblici influenti di un’organizzazione (stakeholder e influenti) per sviluppare relazioni, per sostenere la reputazione dell’organizzazione, per generare consenso, creando così una specifica identità aziendale. Da questo si evince quanto il blog si adatti, per le sue caratteristiche intrinseche, all’attività di Relazioni Pubbliche.
Andiamo più in profondità, sfruttando i contenuti di un’intervista a Richard Edelman della omonima società Edelman, la più grande e indipendente società di Relazioni Pubbliche al mondo.
Edelman dice che…
“…tutte le tipologie di conversazione diretta, per così dire, sono ciò di cui hanno più bisogno le organizzazioni per guadagnare la fiducia dei clienti: ammettere pubblicamente un errore, focalizzarsi sul problema e mostrare a tutti che si sta cercando di fare del proprio meglio. Questo è possibile con un blog.
E a chi mi chiede dove stia il guadagno economico, rispondo che si ottiene già un notevole guadagno dal taglio delle spese in pubblicità tradizionale. Un altro guadagno poi è quello dovuto all’aumento di fedeltà della clientela, che così è sempre più soddisfatta delle attenzioni che riceve. E ancora: in seguito all’incoraggiamento da parte dell’azienda verso i dipendenti alla creazione di blog personali, si stimola il flusso di comunicazione interna e la diffusione del know how.
Ovviamente è importante avere ben chiari quali siano i punti di debolezza dell’organizzazione e quali i punti di forza. Si deve imparare dalle critiche e mostrare senza paura i difetti, parallelamente mostrando però che c’è una forte volontà di miglioramento.
Poi, i blog si stanno affermando sempre più anche come fonte attendibile per i giornalisti: studi effettuati in Settembre 2006 hanno calcolato che ben 200 articoli presentano come fonte principale un blog, nei quotidiani più autorevoli come New York Times e Washington Post. E il fenomeno è in aumento costante dal 2004″.
E allora perché, come disse Italo Vignoli dalle pagine del suo blog “Errepi” , (riprendendo un saggio di Toni Muzi Falconi) i blog dei relatori pubblici sono così pochi, soprattutto in Italia? (stime di fine 2006: su 80 mila relatori pubblici italiani, all’incirca 10 blog!).
Luca Crivellaro per marketingarena