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Come realizzare foto e video: 10 consigli per uno scatto efficace

In agenzia, capita molto spesso che i clienti ci chiedano consigli su come realizzare foto e video durante eventi, manifestazioni o occasioni particolari. Se le grandi aziende possono contare sul supporto di un fotografo professionista, questo non sempre vale per le piccole e medie aziende, che tante volte si trovano a svolgere questa attività in autonomia.
Effettuare foto e video per attività promozionali in luoghi affollati non è un’attività semplicissima: le persone non sono sempre bendisposte, non sono sempre fotogeniche e la luce non sempre è la migliore possibile. Non si tratta però di un compito impossibile; con un po’ di impegno, pazienza e attenzione, si possono realizzare contenuti di qualità.
Ecco i 10 consigli da tenere a mente per produrre foto e video che, anche se non perfetti, torneranno utili per i propri obiettivi.

1. IL SOGGETTO

Per cominciare è fondamentale avere una consapevolezza del centro di attenzione della foto. A cosa si vuole dare rilevanza? Qual è il soggetto principale? Questo soggetto deve essere ben visibile e l’attenzione dello spettatore deve potersi concentrare su di esso.
Uno dei “trucchi” più utilizzati è la cosiddetta “regola dei terzi”: un accorgimento famosissimo adoperato nei secoli scorsi anche dai pittori. Dividendo l’immagine in terzi e collocando il soggetto in uno dei punti di intersezione delle linee immaginarie, si otterrà un effetto dinamico ed equilibrato. Proprio per agevolare chi scatta a ottenere una foto equilibrata, molte macchine fotografiche sono dotate di mirini con una griglia di suddivisione in terzi.

2. INQUADRATURA PULITA e REGOLARE

I gruppi di persone, il background, i propri prodotti: vorresti immortalare tutto, lo sappiamo! Inquadrare troppi elementi contemporaneamente è un errore molto comune. Una buona foto, però, mette sempre in risalto il soggetto e non contiene elementi di distrazione (come ad esempio persone con vestiti dai colori sgargianti, gruppi disordinati, persone in atteggiamenti poco consoni all’immagine che si vuole dare, ecc…) che confondano l’attenzione dello spettatore. Concentrati su un numero limitato di particolari e scarta le “distrazioni visive” non necessarie aiutandoti con lo zoom, spostando l’inquadratura o avvicinandoti al soggetto. Chi osserva la foto deve sempre avere ben chiaro cosa volevi fotografare. Inoltre, a meno che non si sia sicuri al 100% dei propri intenti artistici e che la scelta non risponda a precisi e collaudati canoni espressivi, è bene optare per una inquadratura ortogonale (orizzontale o verticale), evitando inclinazioni che possono dare effetti visivi sgradevoli. Nel dubbio, è bene tenere la macchina fotografica ben dritta

3. FIGURE UMANE

I soggetti umani che compaiono nella foto devono sempre essere ripresi per intero; inquadrature “a testa mozzata” (quelle in cui i soggetti vengono ripresi con la testa fuori dal quadro dell’immagine) o con altre parti del corpo fuori dall’immagine vanno assolutamente evitate. Ti suggeriamo di scattare molte foto una volta trovata l’inquadratura desiderata per accertarti di averne almeno una utilizzabile. Per i soggetti in primo piano, inoltre, è bene verificare che non appaiano in pose scomposte o in atteggiamenti sconvenienti.

4. ORDINE E DISORDINE

Lo sappiamo, gli ambienti chiusi talvolta possono essere caotici o disordinati. Si tratta di situazioni di pura normalità, ma non corrispondono all’immagine che è necessario trasmettere a uno spettatore esterno. Nel fotografare questi soggetti, vanno scelte (o create) situazioni di maggiore ordine, magari puntando su elementi che possono trasmettere il senso di regolarità ( ex: i prodotti allineati su una mensola o le associazioni cromatiche). In ogni caso, è bene controllare sempre le persone presenti nell’inquadratura e, come sempre, scattare molte foto per accertarsi che almeno una corrisponda ai canoni.

5. LA LUCE

Un elemento fondamentale è la luce. Nei luoghi aperti la luce solare può essere molto forte e questo può compromettere la qualità di una fotografia. Va dunque evitato scattare foto nelle ore tra le 11 e le 15: infatti, il sole a picco crea sui volti delle persone il cosiddetto “effetto panda”. Questo effetto consiste nella proiezione dell’ombra dell’arcata sopracciliare sul contorno degli occhi, creando una sgradevole “maschera” sul viso dei soggetti fotografati. Inoltre, in questo lasso di tempo, di solito si ottiene una sovraesposizione della foto stessa.Nei luoghi chiusi, invece, la luce è intensa per opera delle luci artificiali. In generale, anche nel caso di foto all’aperto, è bene evitare foto in controluce, che rendono invisibili i contorni dei soggetti. Il controluce può anche essere un effetto voluto e artistico, ma anche qui, è necessario essere sicuri dei propri mezzi e delle proprie intenzioni per praticarlo.

6. GLI OGGETTI.

Fotografare un oggetto inanimato potrebbe sembrare un compito semplice, ma richiede di prestare attenzione. Per prima cosa è necessario allestire uno spazio di lavoro adeguato sulla superficie espositiva a disposizione per fotografare al meglio i prodotti. A tal fine è consigliabile disporre i prodotti dove si ritiene più opportuno e sistemare un fondale adeguato. In secondo luogo è importante mettere bene a fuoco il prodotto a cui si desidera dare rilievo.
Per i video valgono, fatte le dovute proporzioni, tutte le regole sopra elencate per le foto; tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti da aggiungere:

7. INQUADRATURA FERMA

Nessuno gradisce mai guardare riprese video mosse. Per quanto il video possa essere amatoriale e girato con il cellulare (e quindi ammettere una certa dose di movimento) è fondamentale cercare di mantenere il polso il più fermo possibile durante le riprese, eventualmente aiutandosi con un cavalletto o treppiede.

8. AUDIO

La voce di chi riprende, per la vicinanza al microfono, potrebbe risultare particolarmente invadente rispetto al video. Il consiglio è che l’operatore non parli se non strettamente necessario. Nel caso invece di interviste, cerca di mantenere una distanza dal microfono che sia più o meno la stessa che separa il microfono dall’interlocutore: questo eviterà un effetto “onde” nel passaggio della conversazione dall’intervistato all’intervistatore.

9. MUSICA

Talvolta in luoghi chiusi e aperti (ex: chioschi, supermercati, manifestazioni, ecc..) può essere presente musica di sottofondo. È sempre preferibile realizzare, se possibile, video senza audio perché la registrazione della musica risulterebbe scadente andando a compromettere anche la qualità del tuo video. Potrai sempre aggiungere un traccia audio successivamente, scegliendone una tra quelle free disponibili online. Ricordati, però, di non usare mai track protette dai diritti d’autore.

10. EFFETTI ATMOSFERICI

Per concludere, un ultimo consiglio. Se le riprese vengono effettuate all’aperto, il vento anche se impercettibile può soffiare direttamente dentro al microfono, causando un fastidioso effetto ululato durante l’intero video. Al fine di evitarlo o ridurlo al minimo è bene orientare il telefono in modo da non esporre direttamente il microfono alla direzione del vento o eventualmente coprirlo con una mano, soprattutto se il video non prevede di registrare voci delle persone, musica o altro.

 
 
AUTORE

Antonella Boldrin

Tanti sogni nel cassetto da realizzare e tanta determinazione e tenacia per raggiungerli. Approdata alla comunicazione un po’ per caso e un po’ per destino non ha più potuto farne a meno.
 
 

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