HomeBlogContent MarketingCantforget.it{aly} Digital Diary: il nostro paese raccontato in chiave 2.0

Cantforget.it{aly} Digital Diary: il nostro paese raccontato in chiave 2.0

In questi giorni l’APT Basilicata ha decretato il primo vincitore di Digital Diary #1, web format innovativo che sfrutta le potenzialità della rete e il non conventional marketing come nuove leve per la promozione turistico – territoriale.

Lo scorso settembre 7 creativi under 35 – Matthew Brown, 27 anni di Seattle vincitore di questa prima edizione, Haleigh Walsworth, 23 anni, californiana residente a Parigi, Caspar Diederik, 32 anni di Haarlem (Olanda), Erica Kobren, 25 anni dalla Virginia, Christopher Tierney, 29 anni di Galway, Mark Hofmeyr, 30 anni di Città del Capo, Luca Acito, 33 anni di Matera – hanno girato in lungo e largo la Basilicata percorrendo circa 1.200 km in auto, barca, a piedi, in quad e persino trainati da buoi.

Il risultato: 7 video-racconti inediti che presentano in modo creativo e originale il territorio lucano, pubblicati sul canale Youtube DigitalDiaryItaly senza copyright, diffusi viralmente via web anche grazie alla competition che ha premiato il video con maggiori views.

Ideatrice del web format è Mikaela Bandini, editor di portali pluripremiati quali Viaggidiarchitettura e Urbanitaly, che dopo il BTO 2010 ha deciso di dar vita a questo progetto assolutamente originale nel campo del marketing turistico, pensato per un target internazionale e sviluppato con un budget modesto ma che ha portato risultati eccellenti in termini di visibilità.

Vi proponiamo di seguito un’intervista a Mikaela che, spiegando il suo progetto, evidenzia le potenzialità per il marketing territoriale pensato in chiave 2.0.

Come definisci il tuo progetto Digital Diary – Cantforget.it{aly} ? Si può dire che nasce anche in risposta alle ingessate e deludenti campagne istituzionali (vedi: “ITALIA.it”) che promuovono il nostro paese attraverso banali stereotipi?

Digital Diary in Cantforget.it{aly} è un progetto giovane a 360°: per il suo format, per chi l’ha realizzato, per il suo stile, per i suoi obiettivi…Un progetto che ha coinvolto persone dalle figure professionali nuove: esperti in video, effetti speciali, post produzione, animazione, blogger di professione e altro ancora, tutti con una grande capacità di comunicare on-line attraverso le reti social. Non è stato necessario ingaggiare personaggi celebri, fare riprese dall’elicottero, appendere billborards o manifesti per le strade o per le città e altro ancora per creare e sviluppare un’idea vincente sin dall’inizio, perché originale, unica e assolutamente virale.

Digital Diary è sicuramente un format innovativo per il marketing turistico-territoriale: puoi spiegarci quali sono le opportunità – in termini di comunicazione e engagement – per gli enti pubblici che scelgono queste nuove forme di comunicazione? Quale è stata la risposta della Basilicata e come si è organizzata per lanciare il primo Digital Diary?

Diario Digitale #1 è stato organizzato dall’Agenzia di Promozione Turistica della Basilicata e definito un’iniziativa coraggiosa ed innovativa, considerando che la Basilicata è una Regione molto piccola, ancora molto giovane sotto molti aspetti legati al turismo e al web. Oltretutto mi risulta che sia la prima volta che una pubblica amministrazione prenda una decisione così avanti nonché utile per il marketing territoriale.
Un progetto d’avanguardia, perché strutturato solo in lingua inglese (formula dall’alta visibilità internazionale) con contenuti privi di copyright e la sua divulgazione è esclusivamente via web, mezzo oggi indispensabile per comunicare con l’utente e le realtà imprenditoriali di ogni età e livello.

Misurare i risultati di una campagna che nasce e si muove interamente in rete non è semplice, ma le visualizzazioni del canale Youtube (a oggi più di 120.000) e dei video (quello teaser-promozionale è oltre i 48.000) fanno ben sperare, soprattutto considerando i budget ridotti rispetto a una tradizionale campagna istituzionale. Per il momento sei soddisfatta di questa prima esperienza?
In realtà, le visualizzazioni sono di circa dieci volte i numeri che appaiono sul counter di YouTube. Purtroppo, il counter di YouTube considera solo gli utenti collegati al proprio url e non prende in considerazione le visualizzazione attraverso gli ‘embed’ di Facebook, blog vari e siti, che ne hanno parlato.
L’esperienza è stata straordinaria, partita per essere non l’unica ma la prima di una serie sotto l’ombrello di Cantforget.it{aly}.

Quali saranno gli sviluppi del progetto? Puoi svelarci se ci sono già altre regioni interessate a partecipare?

Dalla Basilicata ora ci stiamo indirizzando verso il nord per il DD # 2. Per dirla in anticipazione: molto a nord 🙂
Watch this space!!!

 
 
 
 

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