Interessante articolo sul viral marketing in relazione ai nomi di dominio: ci si chiede se abbia senso sacrificare l’enorme potenziale del marketing virale in relazione ai nomi di dominio al solo scopo di conservare un nome vicino o simile all’originale. La risposta è no.
Esiste un semplice modo per capire dalle statistiche se il nome di dominio “ha fatto breccia”, basta valutare se, oltre ai normali redirect di google&co, alcuni utenti arrivano al sito inserendo direttamente il nome di dominio nella barra del browser. L’autrice, Dina Giolitto, riporta anche alcuni consigli per massimizzare la viralità del nome di dominio per scopi di business:
1) registra il nome di dominio immediatamente, quando il tuo business è ancora a livello di concept.
2) Non rendere noto il nome del tuo brand aziendale prima di aver trovato un nome di dominio disponibile
3) Corto & Semplice
4) Fai capire di cosa si tratta
5) Registra domini simili multipli che suonino simili a quello che hai scelto
6) Registra versioni “misspelled” del tuo nome di dominio (es gmai per gmail)
Vi rimando all’articolo per le spiegazioni dei consigli ed altri 4 tip che non ho incluso per non annoiarvi.
Credo sia interessante valutare anche queste sfumature a livello di viral, un ultimo accento va posto sulla progettazione, se come strumento di viral si sceglie, ad esempio, un volantino off line, è necessario integrare il nome di dominio con la progettazione grafica che si intende portare avanti. Ovviamente ciò non è possibile nei particolari ma è di certo vantaggioso, ove possibile, studiare un domain name adeguato alle macrotipologie di strumenti che si utilizzeranno in futuro.