Qualche giorno fa, in occasione dell’evento MARKETERs Festival, ho avuto l’occasione di assistere al workshop di Luigi Centenaro “Personal Branding per l’azienda” – titolo anche del suo ultimo libro – che ne sottolineava l’importanza.
Importanza che anche io, in questi ultimi due anni in Marketing Arena, ho avuto l’occasione di osservare in prima persona, lavorando con diverse aziende su progetti di personal branding.
Che cosa si intende con Personal Branding
Il primo ad introdurre il concetto di Personal Branding è stato Tom Peters nel 1977 nel suo articolo The Brand Called You, affermando che “(…) To be in business today, our most important job is to be head marketer for the brand called You.”
Con il termine Personal Branding, quindi, si intende quell’insieme di strategie volte a identificare, posizionare e comunicare al meglio quella che è la nostra immagine professionale.
Oggi, però, questa disciplina trova applicazione anche all’interno delle organizzazioni aziendali. Nel libro Personal Branding per il Manager, William Arruda & Deb Dib, condividono questa interessante riflessione: “Oggi sono gli individui che lavorano in un’azienda a costruire il volto autentico del brand, non il contrario. I brand dei dipendenti e il brand della loro azienda sono indissolubilmente legati. Il personale stesso è parte della strategia aziendale di posizionamento sul mercato.”
Le persone, infatti, riconoscono e sono attratte da altre persone, non da brand astratti. Nel momento in cui un nostro dipendente o collaboratore ottiene una forte credibilità nel suo settore, di conseguenza la trasmetterà anche all’azienda.
Interessante a questo proposito una ricerca di Sprout Social che afferma come, il 45% dei consumatori, sia più propenso a prendere in considerazione l’utilizzo di un prodotto o servizio se qualcuno di cui si ha fiducia e con cui si ha familiarità, come un dipendente o un rappresentante dell’azienda, pubblica qualcosa a riguardo.
3 consigli per implementarlo
Scegli le figure chiave da coinvolgere nel progetto
Un progetto di Personal Branding è un percorso di lungo periodo che può interessare diverse figure.
In primis le persone che saranno protagoniste della strategia di branding: a seconda degli obiettivi si può decidere se focalizzarsi su una persona chiave, ad esempio il CEO dell’azienda, o su più persone, come ad esempio un rappresentante per funzione aziendale oppure una selezione della forza commerciale o, ancora, l’ufficio HR.
Bisognerà successivamente creare il team di lavoro per seguire il progetto.
Definisci gli obiettivi e sviluppa la strategia
Una volta individuate le figure protagoniste del progetto, sarà necessario individuare gli obiettivi che ci aspettiamo dall’attività e sviluppare una strategia partendo dall’analisi della figura manageriale che abbiamo davanti. Un esempio di domande a cui dobbiamo rispondere sono:
- Chi è la persona che abbiamo davanti? (Ruolo e storia professionale)
- Quali sono le sue aree di competenza?
- Quali canali di comunicazione utilizza ad oggi e come?
- Quanto tempo ha a disposizione per questo progetto?
L’ultima domanda, anche se può sembrare banale, è in realtà molto importante: un progetto di personal branding infatti non può essere totalmente seguito da terzi, ma richiede necessariamente anche un impegno attivo della persona coinvolta, è quindi bene partire già con delle aspettative realistiche sull’effort da chiedere e che possiamo aspettarci.
Conclusa la prima fase di analisi, dovremo andare a fare un focus sul target che vogliamo raggiungere, come possiamo raggiungerlo (in quali canali è presente?), ed infine individuare la value proposition che vogliamo emerga dal nostro lavoro di Personal Branding.
Attiva la strategia e monitora le attività
Dopo aver concluso la parte di assessment e aver definito la strategia, è arrivato il momento di attivarla. Il consiglio è quello di pianificare bene gli step da seguire in un preciso arco temporale e di tenere monitorati con costanza i risultati che derivano dalle attività di Personal Branding che decidi di perseguire.
Ricordati che i progetti di Personal Branding, soprattutto se implementati da zero su persone non già posizionate verso l’audience di riferimento, richiedono tempo e costanza: non aspettarti quindi risultati nell’immediato ma ragiona in ottica di lungo periodo.