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Brand Management nel mondo digital: cosa cambia?

Torno per un momento con la mente tra i banchi dell’Università di Padova. Sono passati 4 anni dalla primavera del 2013, ma ricordo distintamente diversi dettagli di uno tra i corsi più accattivanti che ho avuto il piacere di seguire, ovvero quello relativo al Brand Management.

Ricordo che nelle prime pagine del libro-mattone consigliato come supporto per la preparazione dell’esame era scolpita una frase, che forse oggi è passata un po’ di moda, ma che secondo me riassume benissimo uno dei ruoli più importanti che un brand ricopre nell’ecosistema aziendale: “brands are here to make people forget prices”. Quanto è vero.

Senza dubbio l’avvento e la diffusione del frenetico mondo dei social media ha messo i brand ed i relativi manager davanti ad una sfida epocale, quella del riuscire a mantenere coerenza nella percezione del brand stesso da parte dei clienti, nonostante l’esponenziale aumento dei punti di contatto (perlopiù digitali). Coerenza, o consistency come piace dirlo oggi, è la parola chiave.

Coerenza: “Costanza logica o affettiva nel pensiero e nelle azioni” dice Google.

Capita troppo spesso di affrontare situazioni in cui la coerenza con il proprio passato o con propri valori sia piegata per sottostare a mode passeggere (si, mi riferisco anche al real time marketing/voler-essere-simpatici-a-tutti-i-costi che dilaga sui social media) o a convinzioni personali più che aziendali. C’è un bellissimo articolo di HBR che affronta il tema del branding nell’epoca degli smartphone e delle nuove tecnologie, sottolineando l’importanza di fare breccia nel cuore di determinati insieme di persone per garantirsi successo nel lungo termine. Il successo di marchi come Nike, Supreme e Patagonia (solo per fare alcuni dei nomi in voga al momento) ne è la testimonianza. 

La “corsa al lead” a cui molti stanno partecipando rischia di non dare i propri frutti se non supportata da un brand che il pubblico target conosce e di cui si fida, la sola leva del prezzo non sempre basta per garantirsi vantaggi di lungo periodo.

In questo contesto il ruolo del brand manager diventa sempre più complesso (mercati globali, nuove tecnologie e cicli di business sempre più corti) ma determinante. Dell’evoluzione di questa figura chiave si parlerà anche a Brandy, un evento al quale anche noi di Marketing Arena saremo protagonisti, il primo evento italiano dedicato alle strategie dei brand.

L’evento

L’appuntamento è per il 18 e il 19 ottobre a Milano, due giornate che vedranno alternarsi oltre 40 ospiti provenienti da diversi settori che contribuiranno a dare ai partecipanti uno spaccato della situazione attuale dell’ecosistema dei brand.
I temi che verranno toccati saranno moltissimi, dalla brand strategy alla nuova dimensione delle persone in azienda. Particolare attenzione, inoltre, verrà data anche al tema del Made In Italy, con l’obiettivo di condividere nuovi punti di vista per ripensarlo traducendo il suo potenziale in risultati migliori.

Per consultare l’agenda completa e scoprire come richiedere il tuo invito a partecipare clicca qui.

Photo Credits Patagonia

 
 
AUTORE

Alberto Casna

Animale sociale dal 1990. In fissa con e-commerce e retail management. Esploratore.
 
 

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