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A lezione di branding da Moleskine

Forma rettangolare, angoli arrotondati, elastico, tasca interna. Bastano queste quattro caratteristiche per descrivere uno dei prodotti più famosi del mondo: il taccuino Moleskine.

Dal 1997, infatti, anno in cui la piccola società milanese Modo&Modo registra il marchio e dà il via alla produzione, il brand Moleskine è cresciuto in modo esponenziale e i suoi prodotti sono diventati parte della quotidianità delle persone, un mezzo attraverso il quale esprimersi e custodire le proprie memorie, esperienze, idee.

Anche nell’era del digitale, i taccuini Moleskine continuano comunque ad essere ricercatissimi, tanto che negli ultimi anni si sono susseguite diverse aperture di retail monomarca nelle principali città italiane, tra cui Milano e Venezia.
Diventa interessante, quindi, studiare la strategia di branding di questo marchio che è riuscito a rimanere sulla cresta dell’onda nonostante i cambiamenti della società con la quale si trova ad interfacciarsi.
Uno dei maggiori punti di forza del brand è, infatti, proprio la capacità di adattarsi alle abitudini e ai cambiamenti del consumatore senza perdere la propria identità. Il taccuino Moleskine, infatti, mantiene le proprie caratteristiche distintive, ma si evolve e si diversifica a seconda delle passioni e delle esigenze del proprio pubblico riuscendo ad intercettarle perfettamente, come nel caso del beer journal per gli appassionati birra, taccuino uscito in un momento in cui il tema della birra artigianale è di grande tendenza.

Interessanti sono anche le partnership che il brand ha sviluppato con Evernote e Adobe e che permettono al mondo della carta stampata di avere immediate connessioni con il mondo del digitale, dimostrando ancora una volta come Moleskine sia un marchio che riesce ad evolversi assieme al proprio pubblico.

Dal 2004, inoltre, è attivo il canale b2b pensato per strutturare le richieste di ordini personalizzati che vengono selezionati facendo sempre attenzione a non perdere il posizionamento del marchio. Un esempio sono le edizioni per l’azienda Corso Como, Banana Republic o per il museo Heremitage.

Infine, il brand Moleskine è anche un ottimo esempio di storytelling: all’interno di ogni taccuino, infatti, è contenuto un libriccino che racconta la storia del marchio e che fa sentire subito importante il consumatore che viene catapultato nel mondo dei maggiori artisti ed intellettuali degli ultimi due secoli.
Ecco allora cinque lezioni che tutti i brand possono imparare da Moleskine:

  1. Innovazione: è importante sapersi innovare, intercettando i cambiamenti della società e delle abitudini di consumo ed allineandosi con essi, ma senza mai perdere la propria identità;
  2. Comunicazione: è importante mantenere sempre attivo un canale di comunicazione con il proprio target, dimostrando di essere sempre sul pezzo;
  3. Co-branding: è utile per un brand instaurare collaborazioni con altri marchi, presentando sempre attenzione che questi siano conosciuti e rispettati dal proprio target;
  4. Personalizzazione: la personalizzazione del prodotto aiuta ad allargare la propria offerta, ma è importante assicurarsi che queste siano in linea con i valori del marchio;
  5. Coinvolgimento: è fondamentale per un brand riuscire a coinvolgere il proprio pubblico e farlo sentire parte di qualcosa di importate. Solo così il prodotto smetterà di essere solo un oggetto, ma diventerà parte di uno stile di vita e quindi, insostituibile.

 

 
 
AUTORE

Olga Baratto

Mi piace organizzare cose, spuntare checklist e creare piani di comunicazione. Se non do un senso a quello che faccio non sono contenta.
 
 

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