Il modello Auditel, noto sistema di rilevazione degli ascolti televisivi è prossimo ad un’ampliamento della sua portata che vedrà coinvolti anche i digital media.
Il Consiglio di Amministrazione di Auditel ha infatti approvato all’unanimità un nuovo metodo che consentirà la misurazione degli ascolti oltre il piccolo schermo, rilevando i contenuti televisivi fruiti da PC, smartphone, tablet e Smart TV. L’obiettivo è quello di realizzare, entro la fine del 2018, un modello affidabile, efficace e competitivo nel panorama internazionale.
Saranno dunque forniti i risultati di ascolto delle emittenti non solo in riferimento al classico consumo televisivo, ma anche alle sempre più presenti modalità di ricezione dei contenuti broadcasting attraverso il web e le moderne Smart TV, ottenendo quindi un indice degli ascolti più completo e reale, una total audience che tenga conto delle nuove modalità di accesso ai contenuti.
Questa soluzione tecnologica rientra nel processo di innovazione nel campo della rilevazione dati, seguendo l’arrivo del SuperPanel, un nuovo super campione deliberato da Auditel ed implementato nel corso del 2016, che ha visto triplicato il bacino di raccolta dati. Alle 5.700 famiglie dotate di set meter, il dispositivo che produce i dati di ascolto, se ne sono unite più di 10mila. Questi strumenti non necessitano più di collaborazione da parte degli ascoltatori coinvolti, un elemento essenziale per potersi sviluppare al livello successivo dei device digitali.
Un sistema implementato anche grazie al supporto dell’Agcom, per favorire il mercato pubblicitario grazie a dati sempre più precisi. Un maggiore bacino di utenti permette una migliore frammentazione del pubblico, proponendo agli investitori target più dettagliati. Ne trarranno particolare beneficio le emittenti minori che con il modello classico risentono molto della variabilità della stima statistica.
La mancanza di un valido sistema di rilevazione in grado di analizzare l’audience in maniera completa è stato definito da uno studio di Agcom come un “limite per l’evoluzione di tutto il sistema della comunicazione”, invitando le due società di raccolta e certificazione dei contatti (Audipress e ADS) ad estendere le indagini verso i supporti digitali, pensando ad una sinergia con Audiweb.
Ampliare la portata della raccolta dati a dispositivi non televisivi pone problemi di tipo tecnico:
- I contenuti rilevati potrebbero riguardare anche video specifici per i device mobili non provenienti dalla tv;
- I dispositivi meter utilizzati per gli ascolti televisivi sono da sostituire con software appositi, che non sono però in grado di riconoscere le caratteristiche demografiche.
Per questo saranno coloro che fanno già parte del progetto Superpanel ad utilizzare il software di rilevamento digital, dando così la possibilità ad Auditel di incrociare i dati.