Certamente tutti sappiamo come uomini e donne reagiscano diversamente di fronte al messaggio pubblicitario. Quello che le donne vogliono e quello a cui sono attratte può essere diverso rispetto a ciò che attrae l’uomo. Non sempre è vero, ovviamente dipende da ciò a cui si riferisce il messaggio. Il sesso, ad esempio, è una materia interessante.
Credete che i giornali con pubblicità di moda che sbattono in primo piano foto di donne seducenti funzionino con le donne? Qual è il loro target?
Un team di ricerca dell’università della Florida ha studiato questo tema. Conducendo uno studio su 100 donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni chiamate a giudicare foto di donne attraenti…la ricerca ha trovato che più seduttive erano le modelle, meno interesse avevano sulle donne!
Questa scoperta sembra contraddire le numerose immagini sensuali di pubblicità che si trovano sui “patinati per signora”. C’è forse un “piccolo gap mentale” tra i maschi realizzatori e i consumatori (donne)?
Nonostante la massima “il sesso vende” abbia sempre funzionato, da un punto di vista femminile l’erotismo nel marketing è eccessivo, sporco, non informativo…
Allora perché le pubblicità nei giornali di moda femminili usano in dosi massicce la sensualità?
Secondo questo altro articolo, le pubblicità sessuali aumentano l’intenzione d’acquisto degli uomini…ma hanno l’effetto contrario per le donne! Il sesso nelle pubblicità su carta stampata aumenta l’efficacia per gli uomini, incluso l’impulso all’acquisto, mentre per le donne lo riduce. Per entrambi, le pubblicità con contenuti sessuali distolgono l’attenzione a quello che la marca vuole essere e rappresentare. Secondo un test pubblicato da ADWeek le pubblicità sessuali hanno un forte effetto sul comportamento visivo di uomini e donne. Gli uomini prestano molta attenzione sulle immagini sessuali (seno, gambe e pelle nuda). Mentre questo aumenta l’interesse per la pubblicità e trasferisce quest’ultimo sull’interesse all’acquisto, distoglie l’attenzione dell’uomo da altri elementi quali il logo del brand…e questo è una delle ragioni per le quali il brand recall è minore negli uomini che nelle donne.
Le donne, dall’altro lato, evitano di guardare le immagini sessuali e, sempre secondo questo studio, pensano che ci sia troppo sesso nelle pubblicità e più del 40% del campione pensa che queste pubblicità promuovano un certo deterioramento dei valori morali della società, e rappresentino una minaccia per l’educazione dei bambini.
Per concludere, vi riporto una frase del podcast che ho sentito l’altro giorno (“Wizard of ads”): “Yes, selling to men can be very easy. But how does one sell to women? Men use language to establish status. Their measurements are up and down. What do you think of me now that I’ve said this? Am I up or down? Up or down? But women use language to establish bonds of connection, near and far. ‘How close are we now that I’ve said this?‘” – Dr. Nick Grant, adjunct faculty, Wizard Academy
Filippo Minelli per Maketingarena