HomeBlogAdvertisingSpotify Ad Studio: un nuovo canale per lavorare sul brand.

Spotify Ad Studio: un nuovo canale per lavorare sul brand.

È ufficiale!

Dopo Canada, Australia, Regno Unito e Stati Uniti, Spotify – il servizio di musica in streaming più famoso al mondo – ha reso disponibile anche in Italia la versione “Beta” della propria piattaforma pubblicitaria self-service, Ad Studio

Semplice e intuitiva da utilizzare, Spotify Ad Studio può diventare un’interessante opportunità tutta da testare. Con un budget minimo di 250€ permette ai brand di promuoversi con annunci audio verso un pubblico targettizzato, rendendo facilmente accessibile la pubblicità audio anche a imprese e PMI con budget limitati per le quali costose campagne radiofoniche sono spesso fuori discussione.

Chi ascolta musica e podcast su Spotify? E come viene usata la piattaforma? 

È sempre importante partire da un’analisi del target quando si valutano i canali su cui attivare campagne pubblicitarie.

Secondo gli ultimi dati, Spotify in Italia conta 10,2 milioni di utenti unici attivi mensilmente, il 47% dei quali ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni: sono millennials, persone informate e dotate di un forte pensiero critico, che hanno grande consapevolezza delle scelte di consumo che compiono ogni giorno.

Le persone che usano Spotify ci passano, in media, 2,5 ore al giorno e l’ascolto è un’esperienza multi-piattaforma (desktop, mobile, tablet, dispositivi connessi) che accompagna gli utenti in diversi momenti della giornata: mentre sono in auto, mentre fanno attività fisica, mentre sono al pc o navigano sui social media, e in molte altre occasioni.

La maggior parte degli utenti che ascolta musica e podcast su Spotify ha un account free ed è quindi raggiungibile, nel momento dell’ascolto, dagli annunci pubblicitari dei brand. Secondo i dati di Spotify il 23% degli utenti freemium ha una laurea o una laurea magistrale e il 32% ha una capacità di spesa medio alta avendo un reddito minimo superiore ai 30.000€ annui. 

La musica che ascoltiamo riflette il nostro umore e ciò che facciamo, in tempo reale

Non è forse vero? Prova a pensare a cosa ascolti mentre corri o mentre cucini. È per questo che le funzionalità di targeting su Ad Studio non si basano solo sulle demografiche tradizionali (come età, sesso e posizione geografica), ma anche su generi musicali e playlist ascoltate. Attraverso la “Streaming Intelligence”, infatti, Spotify riesce ad avere una comprensione unica dei momenti della vita delle persone e ricava, sulla base dei dati d’ascolto, importanti informazioni psicografiche e comportamentali del pubblico sulla piattaforma.

Su Ad Studio le persone vengono raggiunte sfruttando 4 criteri di targetizzazione, che possono essere combinati tra loro:

  1. dati demografici: come età, genere, geolocalizzazione e dispositivo utilizzato per l’ascolto
  2. interessi: per raggiungere un pubblico che, sulla base dei podcast o delle playlist che ascolta, può essere molto interessato a un certo prodotto/servizio.
  3. contesti in tempo reale: per raggiungere con un pubblico che, sulla base della playlist che sta ascoltando, sta svolgendo una certa attività 
  4. generi musicali: per raggiungere utenti che ascoltano specifici generi musicali (Rock, Indie, ecc)

Gli annunci audio aumentano l’intenzione d’acquisto dei consumatori e il loro ricordo del brand. 

Questo secondo uno studio di Nielsen Media Lab. Generalmente, però, le campagne radiofoniche richiedono un investimento consistente diventando una prerogativa per pochi e un’occasione mancata per molti. 

Con Spotify Ad Studio anche piccoli brand possono lavorare sull’awareness, con un budget minimo di 250€ che viene distribuito tra le date di inizio e di fine campagna selezionate.

A queste condizioni Spotify Ad Studio sembra un ottimo strumento per testare una campagna audio e misurare il suo impatto sul brand. Inoltre, usato assieme a Facebook e Google Ads è senz’altro funzionale ad aumentare la portata mediatica dei messaggi. 

In questo contesto post Covid, per esempio, può avere un ottimo potenziale per diverse attività: pensa a chi deve tornare a promuovere il drive to store, alle località turistiche oppure a quei brand che possono beneficiare della targetizzazione per contesti in tempo reale (per esempio, la fitness industry).

Creare annunci audio non è mai stato così facile

Della durata di 30 secondi, includono anche un’immagine e un link che può rimandare al sito web o alle pagine social del brand. Per creare l’annuncio all’inserzionista basterà fornire un testo di 75 parole, scegliere la lingua e il profilo vocale del doppiatore, lasciare le istruzioni per il tono di voce.

È Spotify, che in 24–48 ore, crea gratuitamente il voiceover

Facile, no?

Riassumendo

Con la pubblicità audio di Spotify, creata con Ad Studio, puoi:

  • rivolgerti ad un pubblico molto interessante, principalmente di millennials
  • testare funzionalità di targeting che non si basano solo su dati demografici, ma anche su informazioni psicografiche e comportamentali (siamo quello che ascoltiamo)
  • lavorare sul brand a un costo molto accessibile
  • creare facilmente annunci audio, senza bisogno di ricorrere a sofisticate attrezzature
  • misurare i risultati della campagna

Vorresti testare una campagna su Spotify Ad Studio?

Se il tuo obiettivo è lavorare sulla brand awareness è senz’altro uno strumento dal grande potenziale. Ti segnalo inoltre che a partire da luglio nella piattaforma è possibile creare anche annunci nel formato video! 

 
 
AUTORE

Giulia Rusca

Dopo la laurea in Marketing e Comunicazione approda nel mondo AdV. Curiosa e determinata, affronta ogni sfida con impegno, entusiasmo e post-it. La sua frase preferita? “Whether you think you can, or you think you can’t—you’re right!” H. Ford.
 
 

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