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Shazam: la nuova frontiera dell’advertising

Facciamo un gioco, vi va? Vi basterà avere con voi uno smartphone e un computer connesso a internet. Siete pronti?
Cercate su Youtube lo spot del Cornetto Algida Enigma Cookie, fate partire il video e contemporaneamente attivate sul vostro smartphone l’app di Shazam. Notate niente di strano?

E’ proprio così! Shazam ha adattato la sua tecnologia di riconoscimento audio per identificare gli spot televisivi che sono stati resi Shazam-­‐enable.

La nota applicazione già da qualche tempo ha iniziato a spostare la sua attenzione dal mondo della musica a quello della televisione. Nel 2010  ha mosso i sui primi passi in occasioni come il Super Bowl e i Gremmy Awards creando collaborazioni con brand come Dockers, Pepsi e Toyota.

Sulla scia degli Stati Uniti, la ITV Britannica si è data da fare per creare una collaborazione con Shazam in occasione della finale di Britain’s Got Talent del 12 Maggio 2012 attraverso due grandi brand dell’industria alimentare: Cadbury e Pepsi che, memore del successo ottenuto dall’advertising tramite Shazam, ha voluto ripetere l’esperienza anche in Europa. La ITV conta di aumentare i propri ricavi, attraverso la pubblicità, del 15% rispetto al giugno dell’anno scorso, grazie a questo accordo con Shazam che verrà portato avanti anche durante gli Europei di calcio in Polonia e Ucraina.

Il motivo di questo spostamento verso il mercato della televisione ce lo spiega David Jones, presidente esecutivo del marketing di Shazam: l’idea di fondo è far diventare l’app una sorta di “mouse” per far interagire lo spettatore con i contenuti extra dei programmi televisivi.
Sempre più siamo abituati ormai a seguire uno spettacolo e contemporaneamente i commenti online su siti web e sui vari social media. Shazam ha pensato di cogliere questa opportunità di dual screaning per dare una nuova esperienza di pubblicità interattiva agli utenti.

“Shazamando” uno spot lo spettatore viene catapultato nel mondo del prodotto stesso ricevendo informazioni mirate, contenuti extra, la possibilità di scaricare gratuitamente la canzone dello spot, nonché l’opportunità di partecipare a concorsi con premi esclusivi (come ha fatto Cadbury che ha messo in palio dei biglietti per partecipare alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012).

I primi test di Shazam per la TV hanno dato risultati molto positivi tra cui tassi di conversione piuttosto superiori rispetto agli standard industriali. Infatti, associando Shazam alla pubblicità, si è riusciti a passare dai 30 secondi effettivi di spot ai 5 minuti di engagement grazie ai contenuti interattivi a cui l’app, disponibile sia per Android che per iPhone, rimanda. Tutto ciò permette ai brand di valutare l’efficacia di una campagna, raccogliendo feedback “in tempo reale”.

Insomma in un tempo dopo si sente spesso dire che “siamo invasi dalla pubblicità”, arriva Shazam a sfatare il mito, facendo diventare lo spettatore stesso “invasore” dei suoi brand preferiti. E a chi non ne fosse ancora convinto fate provare il nostro gioco all’inizio.

Credit for Image: http://www.webmasterpoint.org

 
 
AUTORE

Ilaria Sofia Ragona

Universitaria appassionata di marketing, social media e pubblicità. Ho una doppia vita: di giorno studio Strategie di Comunicazione a Padova e di notte faccio la community manager. Sono curiosa e non riesco a fare a meno di cimentarmi in nuove imprese e avventure. Adoro la musica, i cardigan colorati e le conferenze di settore.
 
 

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