HomeBlogAdvertisingLe abitudini e gli interessi degli utenti: ecco il segreto per una Facebook ads di successo

Le abitudini e gli interessi degli utenti: ecco il segreto per una Facebook ads di successo

Di recente ho avuto il piacere di creare una campagna di advertising su Facebook per una giovane e grintosa azienda. Prodotti completamente made in Italy, accessori di moda dal design originale e di grande qualità manufatturiera, acquistabili solo on line.

Un prodotto di così grande livello, pur provenendo da un’azienda emergente, predispone già al successo della pubblicità, che sia su Facebook o in altri canali. Tuttavia credo che abbiano giocato a mio favore alcune accortezze sulla ricerca delle abitudini degli utenti, soprattutto quando si tratta di E-commerce.

Comincio quindi a condividere la mia esperienza, conscia del fatto che posso aver commesso errori e che ci siano altre strade per ottenere buoni risultati, e magari potete elencarli nei commenti, così possiamo scambiarci consigli ed esperienze!

Risultati

Vi indico subito il risultato: ho ottenuto in 13 giorni 802 “likes”, circa 60 al giorno, con 77,43 dollari (costo medio per “like” 0,10 centesimi di dollaro).
Facebook-Ads

Obiettivo

L’obiettivo era aumentare i “likers” di Facebook e l’ampliamento della community, e, in fase successiva la presentazione con post grafici sulla pagina dei nuovi articoli e della nuova collezione (quindi un ads incastonata in una vera e propria strategia a lungo termine).

Presentazione: d’obbligo immagini di alta qualità

Per motivi di privacy non posto le immagini, ma vi assicuro, da brava fanatica del “visual” quale sono, che la creazione delle 6 immagini per la strutturazione dell’advertising sono state maniacali: pixel esatti per apparire al meglio, coordinazione e armonia stilistica tra di esse, qualità assoluta delle fotografie, presenza del logo ma non ingombrante, largo spazio al prodotto.

Individuazione del target: poco e buono

Il target l’ho scelto in maniera chirurgica, e forse qui sono andata contro corrente: maggiore bacino d’utenza non significa (perlomeno nel mio caso) altrettanto grande conversione. Ho scelto un unico genere (femminile, niente uomini), un paio di interessi (gli accessori moda) restringendo i milioni di utenti in maniera considerevole. Solo la fascia d’età è stata abbastanza vasta: donne da 18 a 50 anni.
Facebook-Ads

Quindi, occhio selettivo agli interessi, ma non solo: occhio attento soprattutto alle abitudini degli utenti e al potere d’acquisto.
Personalmente per una strategia a lungo termine e che possa portare un aumento di acquisti all’e-commerce, solleticare esattamente il target che poteva comprare il prodotto mi sembrava una buona idea.

Facebook ti da questa possibilità! Allora ho scelto, tra le abitudini comportamentali, qualcosa che confermasse questa teoria:

  • – Ho scelto coloro che Facebook classifica come consumatori (compratori) assidui di beni on-line (una segmentazione utile che conferma che il target è abituato ad acquistare via internet)
  • Ho scelto i “primi utilizzatori di tecnologie” perché navigando dai dispositivi di ultima generazione acquistare on line è più facile
  • Ho scelto che l’ads apparisse ai possessori di smartphone di tecnologia avanzata, proprietari di tablet nuovi di zecca, possessori di IPhone5 e IPhone5S etc…

Tutte queste selezioni hanno, come dicevo sopra, ristretto il bacino in cui Facebook proponeva la mia pubblicità, ma l’obiettivo è stato proprio comparire chirurgicamente alle persone giuste, con le giuste attitudini e abitudini.

Conclusioni

L’ads è una delle migliori che ho ottenuto durante il mio lavoro di Content Curator, ma credo che la cosa migliore che io abbia fatto è semplicemente usare Facebook come un ponte tra chi potenzialmente possa apprezzre e comprare il prodotto e il prodotto stesso, vestito a festa (immagini e visual curatissimo) e, non da ultimo, con un grande valore di base del prodotto.
Ho sentito l’esigenza di condividere questa mia esperienza perché, anche in una semplice ads, ho imparato che bisogna avere gli occhi fissi all’orizzonte verso gli obiettivi dell’azienda, che non si limitano a aumentare numericamente i fan su un social, ma a sceglierli con più strumenti possibili per renderli potenziali compratori.
Il tutto agendo sulla loro identità e sui loro interessi!

 
 
AUTORE

Lara Badioli

Comunicazione digitale e storia dell’arte. Il mondo dell’accoglienza turistica e un pizzico di programmazione neurolinguistica. Frulla tutto, aggiungici una spruzzatina di storie da raccontare e una macchina fotografica vecchio stile. Sono sempre più convinta che accanto alla magica (e meravigliosa!) crescita della digitalizzazione delle informazioni serva un ritorno alla capacità di comunicare valore attraverso il cuore e i sentimenti.
 
 

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