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Coca-Cola e Natale: quando il marketing diventa tradizione

Non so voi, ma io, se mi dovessero chiedere “dimmi il nome di un brand che ti fa pensare al Natale”, direi Coca-Cola, ancora prima di Bauli. Si, perché fin da quando ero bambina il Natale mi fa inevitabilmente pensare al camion rosso, ricoperto di lucine e raffigurante un grosso Babbo Natale che si gusta una bottiglia di Coca-Cola.

La storia che lega il brand al personaggio natalizio per eccellenza è leggendaria, ed è un ottimo esempio dell’influenza che possono avere certi brand nell’immaginario comune.

Forse, infatti, non tutti sanno che l’immagine di Babbo Natale così come noi la conosciamo, si è affermata anche grazie alle campagne di advertising natalizio di Coca-Cola.

Fino al 1930 Babbo Natale era dipinto con un aspetto elfico, piccolo e magro, finché l’artista Fred Mizen non disegna un personaggio diverso, paffuto e vestito di rosso che beve un bicchiere di Coca Cola, immagine poi utilizzata dal brand nella campagna stampa natalizia dello stesso anno.

La campagna ottiene da subito un grande successo, tanto che l’anno dopo Archie Lee, il referente di The Coca-Cola Company per la D’Arcy Advertising Agency, incarica il disegnatore del Michigan Haddon Sundblom di creare delle illustrazioni pubblicitarie con protagonista un Babbo Natale paffuto e umano, che si rifaccia al disegno di Mizen e che riesca ad entrare in empatia con i consumatori: nascono così le iconografie natalizie che noi tutti conosciamo.

Negli anni successivi il Babbo Natale della Coca-Cola inizia a diventare un simbolo ufficiale delle feste, e le campagne pubblicitarie del brand ottengono sempre più consenso; il pubblico era così attento al personaggio natalizio che quando qualcosa cambiava nelle immagini scriveva direttamente a The Coca Cola Company lettere di protesta, come quando l’immagine comparve senza fede nuziale, e i consumatori scrissero alla compagnia per sapere cos’era successo alla moglie.

Nel 2001, Coca-Cola inizia anche con le campagne pubblicitarie televisive, e il primo spot diretto dal premio Oscar Alexandre Petrov, riprende proprio un’opera di Sundblom e il risultato è senza dubbio encomiabile.

Alexandre Petrov – “Coca Cola’s Sundblom Santa spot” from Animation Studio Pascal Blais on Vimeo.

A partire da quell’anno, Coca-Cola continua a stupirci con nuovi spot natalizi che rientrano sempre tra i più amati della stagione, come questi.

Cantate insieme a noi, 1983

Make someone happy, 2014

Coca-Cola, 1997

Coca-Cola quindi, attraverso ottime azioni di marketing, è riuscita a influenzare l’immaginario della popolazione americana e a cascata anche quelle degli altri paesi, riuscendo in un’impresa più unica che rara: collegare a doppio filo il suo brand al simbolo per eccellenza delle feste natalize, Babbo Natale.

 
 
AUTORE

Olga Baratto

Mi piace organizzare cose, spuntare checklist e creare piani di comunicazione. Se non do un senso a quello che faccio non sono contenta.
 
 

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