Un buon marketer digitale fa senza dubbio due cose: usa twitter e legge kissmetrics. Quando questi due mondi si incontrano in un articolo sui power user di uno dei più interessanti Social di sempre, MarketingArena non può non darvene conto. Come diventare un pro su Twitter e gestire una presenza straordinariamente profittevole per il proprio personal branding? Impariamo dai migliori!
Twitter è conversazione, non autopromozione
Excuses are your competitors.
— Chris Brogan (@chrisbrogan) 9 Marzo 2014
Quando uno come Chris Brogan scrive un tweet, ad esempio “excuses are your competitors”, si scatena un finimondo di risposte ed aggiunte ai preferiti, eppure si tratta di tweet come gli altri, nulla di trascendentale, dove sta il suo segreto? Chris gestisce Twitter dialogando moltissimo coi suoi follower, che si sentono quindi gratificati ed attendono di chiacchierare con lui, e non di pontificare al mondo le sue pur utili suggestioni
Tracciate i vostri feed
@KeriMorgret Well, I do something called ‘discontent marketing,’ but that’s all I know of.
— Ian Lurie (@portentint) 7 Marzo 2014
Vi sentite soli? Provate a lanciare una mention a Ian Lurie, vi risponderà in pochi secondi. Il suo segreto è Hootsuite, utilizzato in maniera scientifica per rispondere subito alle mention che lo riguardano, ma anche per tracciare hashtag con il suo nome o argomenti di suo interesse, ed entrare quindi nella conversazione in maniera fattiva e veloce. Nessuna perdita di produttività e gestione da dashboard dei propri cinguetii
Unici e interessanti. Ripeto, unici e interessanti
Simple, insightful, visualization: The most expensive cities in the world, and historical comparison: http://t.co/z3H29xZLWT
— Avinash Kaushik (@avinash) 8 Marzo 2014
Capita spesso di trovare su Twitter utenti che generano una cassa di risonanza negativa costringendoci a rimbalzi di link prima di leggere un contenuto interessante, non è cosi per Avinash Kaushik, uno dei più interessanti ed esperti seo ed analisti dei dati del mondo. La sua strategia è semplice, è un vorace lettore e condivide ciò che crede essere utile per i propri utenti, che lo apprezzano facendo del suo profilo uno dei più seguiti e ingaggianti di sempre nel mondo del marketing.
Schedulate i vostri post
Want to build trust in your business? http://t.co/pJ45ATrVfp – I contributed to this post
— Will Critchlow (@willcritchlow) 24 Febbraio 2014
Se siete nella situazione di Will Critchlow, un utente inglese con molti followers in USA, sentite senza dubbio la necessità di dare ad ognuno i giusti contenuti, nei momenti più adatti, si sprecano le infografiche in tal senso. Will utilizza il noto sistema Buffer per pianificare i suoi post, e ne trae indubbi vantaggi, voi lo fate?
Create connessioni personali
Lessons from the leading edge of sports analytics help you sharpen your business reflexes: http://t.co/8nxChhoZr6 by @hjameswilson
— Kelsey Libert (@KelseyLibert) 7 Marzo 2014
Quando Kelsey Libert vuole entrare in contatto con una persona, cerca prima di conoscerla bene. La cita in un tweet aggiungendo un libro o un articolo della stessa, senza limitarsi al titolo. Dimostra di aver letto approfonditamente quel contenuto fornendo feedback o dicendo quale parte è stata più interessante, ed agganciando così l’attenzione del suo target. Lavora anche moltissimo con la propria Bio, cercando di farsi riconoscere come un’autorità nella nicchia che presidia.
Agganciate ogni conversazione, anche se negativa
@brittany_buble For the true jingle lover http://t.co/JUZLUkp6a9
— Kars4Kids (@Kars4kids) 6 Marzo 2014
Il caso di cars4kids non è solo un esempio di utilizzo avanzato di automator di twitter (Glowbox + Tasker, TweetDeck, MetroTwit), è anche una lezione su come porre veramente l’attenzione sui propri followers utilizzando anche la leva dell’ironia e dell’autocritica. Sicuramente un accunt che i brand dovrebbero portare nelle proprie aule studio, soprattutto quando si parla di CRM.
Pensate strategicamente, ma agite naturalmente
In 2012, Moz received Google search traffic from 350K+ unique keywords over 90 days. Today, Webmaster Tools shows 18K; still a big gap.
— Rand Fishkin (@randfish) 10 Marzo 2014
In una carrellata di tweet star non poteva mancare Rand Fishkin, responsabile di Moz. Come ha spiegato recentemente in un’intervista, molte delle sue migliori relazioni sono nate su Twitter. Fishkin utilizza twitter in due modi, come evangelist del progetto Moz con tweet come quello che si vede poco sopra, e come “active listener”, cioè rispondendo a domande specifiche o intercettando conversazioni che parlano dei competitors come l’esempio che segue
@khadarsholapur Raven is great if you want to track AdWords, but not rankings. Go Moz if you don’t need PPC but need lots of research tools.
— Rand Fishkin (@randfish) 17 Dicembre 2013
Cosa ho imparato scrivendo questo post? Senza dubbio, ma non ci voleva molto a capirlo, che è il lato umano ciò che fa la differenza. Ma ho imparato anche che i migliori non trascurano la tecnologia, conoscono bene i followers e i momenti in cui questi sono attivi e pianificano strategie per massimizzare l’utilità dei propri contenuti. Viene da dire “è un lavoro”, forse si, ma senza dubbio può dare i suoi frutti.
Credits immagine: slate.com