L’evoluzione della tecnologia continua ad alterare la vita quotidiana, non solo in termini di maggiore efficienza ed innovazione ma anche di esperienze sensoriali, stili di vita e comportamenti. Un progredire che va di pari passo con il cambiamento del consumatore moderno, sempre più esigente nella ricerca di un’esperienza di acquisto che sia in grado di celebrare la realizzazione di sé. Tra le interessanti innovazioni annoverabili spicca ad oggi la Realtà Aumentata, una tecnologia destinata ad avere un ruolo sempre più pregnante in ogni aspetto della nostra vita.
Ma cosa si intende esattamente col termine Realtà Aumentata? Ebbene, si tratta di una tecnologia che rende possibile la visione di contenuti video, audio o 3D, puntando l’occhio elettronico di un tablet o smartphone o della webcam di un computer verso una speciale immagine (o “marker”) posizionabile su qualsiasi tipo di supporto: dai cataloghi, alle brochure, ai biglietti da visita. Ciò che rende speciale questa tecnologia è la possibilità di muovere liberamente l’oggetto virtuale spostando il marker o facendo interagire più markers arrivando ad ottenere la sensazione di tenere l’oggetto tra le mani.
I campi di applicazione della realtà aumentata sono molteplici e tra questi quello del lusso emerge per entusiasmo e attenzione. Quasi a dimostrare che mentre un tempo prevaleva il sospetto per le piattaforme digitali, i siti di e-commerce e i social networks, negli ultimi anni la rotta si è invertita ed ora vengono abbracciate con curiosità nuove tecnologie, considerate oramai strumenti essenziali per il business. Ma vediamo qualche esempio concreto.
Partiamo innanzitutto da Boucheron, nota azienda francese produttrice di gioielli che, grazie alla realtà aumentata, consente ai suoi clienti di provare virtualmente i propri prodotti dal sito utilizzando una webcam e un software per riconoscere il viso. Si pensi anche a brand del calibro di Burberry e Zegna che di recente hanno lanciato un’app per comprare (con consegna immediata) gli abiti delle nuove collezioni durante le sfilate di moda, senza dover attendere il loro arrivo in negozio.
Un’interessante piattaforma digitale di realtà aumentata è stata invece creata da Holition, società di marketing che opera nel mercato dei beni di lusso e che tra i suoi clienti annovera Tissot. L’azienda, che è stata tra gli early adopters della tecnologia AR, ha creato un sistema per cui attraverso le vetrine dei propri store i clienti possono vedere gli orologi al polso senza nemmeno dover entrare nel negozio. L’obiettivo finale era quello di convincere il consumatore della bontà del prodotto attraverso nuove esperienze sensoriali che siano in grado di creare motivazione e desiderio di soddisfare un bisogno.
Altro caso interessante è quello dell’azienda Net-à-Porter che ha ideato un’app di realtà aumentata scaricabile dallo store di Apple e che il consumatore può attivare puntando il dispositivo verso il prodotto esposto nella vetrina del negozio. L’applicazione fornisce informazioni di vario tipo sui prezzi, sulle caratteristiche, sulle qualità dell’oggetto permettendo anche di procedere all’acquisto del bene dopo l’orario di chiusura dello store.
La sfida principale per la realtà aumentata sta nell’uso che ne fanno le persone nella vita di tutti i giorni. Se infatti manovrare un tablet puntandolo verso un oggetto e interagendo con esso può funzionare in ambito demo non si può sempre dire altrettanto quando tentiamo di applicare la stessa procedura alla realtà.
Un problema questo a cui ha trovato risposta Google, l’ideatore dei “Google Glass”, che non sono altro che degli occhiali speciali per la realtà aumentata acquistabili al prezzo di 1.500 dollari al paio.
Il prodotto è stato recentemente lanciato al grande pubblico attraverso la stilista Diane von Furstenberg che li ha indossati in passerella in occasione della Fashion Week di New York.
Con questa azione si è voluto cogliere in “real time” la vita e il lavoro della designer nei giorni che precedono una sfilata fino al backstage e all’uscita di fine passerella. Il documentario realizzato è stato poi pubblicato sul canale YouTube di Google ed è possibile vederlo qui di seguito:
Che ne pensate di questo prodotto? Ritenete azzeccata la strategia adottata da Big G per presentare un oggetto altamente tecnologico e innovativo come i Google Glass?
In conclusione va detto che nonostante le nuove applicazioni di realtà aumentata siano sempre più efficaci, manca per il momento un mercato target numericamente importante tale da permetterne una rapida diffusione e affermazione. E’ ancora forte la sensazione che la realtà aumentata non possa sostituire virtualmente la realtà, anche se c’è la consapevolezza che le innovazioni rappresentano nuove opportunità che è obbligatorio sperimentare. Basterà quindi avere un po’ di pazienza per vederne i risvolti e scoprire fino in fondo i vantaggi che una tecnologia sofisticata e versatile come questa potrà apportare non solo nell’ambito della moda ma anche in molti altri settori dell’economia.