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Enbage: la piattaforma per creare conversione

Ormai da qualche mese anche in Italia il numero di accessi a risorse web effettuati tramite smartphone ha superato il numero di accessi effettuati tramite personal computers e notebook. In questo contesto diventa necessario per le attività commerciali offrire alle persone un nuovo punto d’accesso ai contenuti online, che sia comodo, intuitivo e raggiungibile in qualsiasi momento della giornata.

Per connettere coinvolgimento e conversione esistono diverse soluzioni sul mercato: link diretto, Qr codes, nfc. Punti d’accesso differenti per raggiungere l’utente collegando mondo offline e online. Uqido sta lanciando in questi giorni le iscrizioni alla versione beta di Enbage, una piattaforma che offre un nuovo punto di accesso al web per chi ha un’audience offline e vuole traghettarla online. Ho avuto l’opportunità di parlare con Piermattia Avesani responsabile del progetto, che mi ha raccontato come è nato e come si è sviluppato questo servizio.

Come è nata l’idea che sottende Enbage?

La risorsa più importante per un’attitivà commerciale è il cliente, e abbiamo visto che con il nostro precedente sistema, un elimina-code via SMS, la gente si sentiva libera di interagire. Quindi abbiamo pensato: perchè non dare questa semplicità di interagire con l’utente anche alle attività commerciali?

Quali aziende possono beneficiare maggiormente di questo servizio?

Al momento, ci stiamo concentrando su tutte le attività e i marchi che si interfacciano con l’utente finale, e che vogliono raggiungere un target mirato: per esempio un target di utenti locali, o con un genere in particolare, o con un’età particolare. I grandi marchi sono ovviamente i nostri clienti favoriti, ma anche centri commerciali, outlet e società che organizzano eventi.

Come funziona la piattaforma? Attraverso quali strategie vengono coinvolti gli utenti?

Gli utenti vengono coinvolti perché Enbage mette a disposizione anche un “Contest Engine”, ovvero una serie di strategie automatizzate per attirare l’attenzione dell’audience sull’ attività commerciale. Le strategie sono di vario tipo e ogni attività commerciale potrà scegliere quella che preferisce. L’attività commerciale che utilizza Enbage viene dotata di un set di numeri di telefono. Tramite un semplice squillo telefonico ad uno di questi numeri di telefono, gli utenti ricevono un SMS che li porta direttamente sulla piattaforma mobile dell’attività commerciali e vengono “coinvolti”.

Qual è il vostro modello di business?

Il nostro cliente paga solo se riesce ad ingaggiare gli utenti, cioè ad SMS inviato con costi crescenti in base alle chiamate ricevute. Se gli utenti non squillano non ci sono costi, insomma soddisfatto oppure non paga il servizio.

Ci sono aziende che hanno provato Enbage? Quali i risultati?

Ad esempio, uno dei primi caso pratici di questa nuova piattaforma è un grosso produttore di auto tedesche, che ha da poco utilizzato Enbage per il lancio del suo nuovo modello di automobile. Gli utenti hanno fatto uno squillo al numero trovato sui Flyer, sui post di Facebook e sulla stampa locale per registrarsi al concorso e vincere uno dei premi messi in palio dalla casa automobilistica. In questo caso la strategia dell’azienda era attirare l’attenzione sui temporary store dedicati al lancio. Il risultato è stato splendido: circa il 30% degli utenti che hanno squillato uno dei numeri dedicati al contest si è poi presentato in uno dei temporary store diffusi sul territorio.

Quali saranno i prossimi passi?

Il prossimo step importante è permettere a ogni responsabile marketing di auto-configurare la propria campagna su Enbage, in autonomia, e sbarcare in UK e USA.

Ringrazio Piermattia per aver risposto alle mie domande. Un servizio di questo tipo potrà interessare molte aziende, soprattutto quelle con uno store online non vincolate al punto vendita fisico localizzato. In quest’ultimo caso avvalersi di strumenti di geolocalizzazione come il check-in Foursquare potrà sicuramente implementare i risultati ottenuti.

 
 
AUTORE

Mattia Farinella

Appassionato di fumetti, letteratura e sociologia delle reti, leggo e scrivo ciò che mi interessa nel poco tempo che ho a disposizione. Lavoro presso Banca IFIS (funzione web marketing). Co-founder di Bee-Social, ho un blog sulla testata giornalistica online Linkiesta.
 
 

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